mercoledì 30 novembre 2011

Essere coerenti (troppo difficile)

Leggero come una piuma, mesi passati a confrontare telescopi e verificarne le caratteristiche di leggerezza e poi... Poi un annuncio di usato astronomico manda all'aria tutti i miei buoni propositi, ed eccomi possessore di un Meade Schmidt-Newton da 152 mm.! Ok, non avevo dubbi che comunque sarei partito per la tangente, ora il tele c'e', e' splendido e vediamo di sfruttarlo al meglio. Prima però devo acquistare qualche accessorio, innanzitutto un paraluce e una fascia riscaldante, nel mio posto di osservazione c'è un'umidità da paura in questo periodo e avere una lastra correttrice non è il massimo con questa umidità, a meno di non voler inaugurare un autolavaggio. Poi mi serve un peso supplementare, il tubo da solo pesa circa 6,5 Kg. a cui ne vanno aggiunti almeno 2 di accessori portando il totale a 8,5 Kg. Guarda caso ho trovato su TS un peso da 3,5 kg. che aggiunto al mio da 5 mi porta ai fatidici 8,5 totali. Infine devo acquistare una barra a coda di rondine, quella che ho attulamente sul 130 F5 è decisamente ridicola come lunghezza.
Una volta effettuato l'acquisto ci sarà la prova del nove, la mia CG5 ce la farà a reggere il tutto senza mandarmi al diavolo? In teoria si, badando a bilanciare tutto accuratamente, dovrei comunque poter gestire l'attrezzatura, in caso di fallimento è comunque pronto il piano B, cioè effettuare l'autoguida con il cercatore che dovrebbe permettermi di risparmiare almeno 7-800 grammi e riportare il peso più vicino ai canoni che mi ero prefissato.

domenica 20 novembre 2011

Cose da astrofotovacanzieri

Nello stesso modo in cui a chi possedeva una macchinetta fotografica da poche lire capitava di lasciare il dito sull'obiettivo, puo' capitare di tirare giù tutti i santi del paradiso mentre si effettua l'allineamento tramite PhdGuiding e non si riesce, per poi accorgersi che il cavetto dell'autoguida era staccato.
Venerdì sera ho provato a riprendere M1, per il motivo sopra l'allineamento non era proprio perfetto e l'inseguimento in declinazione non è stato esattamente il massimo, ho dovuto scartare parecchie pose e quelle rimaste non sono esattamente una perfezione.






M1

Telescopio Newton Celestron Astromaster 130/650
Motatura CG5 con motorizzazione Kit Goto Skywatcher
Camera di ripresa Atik Titan Color
Autoguida con Rifrattore Skywatcher 750/500 e Orion Starshoot autoguider
43 pose da 2 minuti e 10 dark

giovedì 3 novembre 2011

Guida pratica all'astrofotografia digitale

Mi sembra opportuno dedicare un angolo a questo splendido libro di Lorenzo Comolli e Daniele Cipollina.
Ritengo indispensabile che tutti coloro che si vogliono dedicare all'astrofotografia leggano questa guida, che fornisce tutti i chiarimenti indispensabili per farsi un'idea di come iniziare a fotografare il cielo. Il punto di forza di questo libro è l'essere riusciti a trattare tutti gli argomenti essenziali, alcuni di loro, per forza di cose, in maniera sintetica ma comunque esauriente. Qualunque neofita che si avvicina all'astrofotografia, cercando informazioni su internet, si trova di fronte a un mare di nozioni non scremate e, spesso, si scoraggia proprio perchè non ha la possibilità di filtrare quelle che sono le basi dai concetti avanzati, trovandosi quasi subito in difficoltà.
La lettura preventiva di Guida pratica all'astrofotografia digitale intoduce l'aspirante astrofotografo gradualmente alla materia, ponendo le basi che poi potranno essere sviluppate seguendo discussioni o articoli sulla rete, ma che grazie agli autori potranno essere affrontate con la giusta infarinatura per poterle comprendere.
Guida pratica all'astrofotografia digitale è quindi un libro che non dovrebbe mancare nella biblioteca di un astrofotografo, sia esso principiante o già smaliziato, da leggere con calma sul divano o consultare velocemente quando si ha qualche dubbio.